Conosciute e apprezzate in tutto il mondo, le maioliche di Deruta riproducono ancora oggi, artigianalmente, i decori cinquecenteschi che nel medioevo portarono la città al suo massimo splendore.
Deruta, sorta al crocevia di importanti vie di comunicazione terrestri e fluviali, poteva facilmente procurarsi l’argilla necessaria alla realizzazione delle maioliche dalle colline dei dintorni. La produzione della ceramica sosteneva l’economia cittadina e ne favori l’espansione commerciale.
Già nel 1336 esistevano corporazioni di artigiani che realizzavano oggetti di uso comune in ceramica decorata. I colori usati dagli artigiani di allora erano il verde rame e il bruno manganesesu sfondo bianco, ma nel corso dei secoli si sono aggiunti l’arancio, il blu e il giallo. Le maioliche di Deruta venivano decorate con intrecci geometrici o floreali, solo in seguito ai motivi tradizionali sono stati accostati nuovi ornamenti ed iconografie: fitti intrecci di fogliame, scene di caccia, figure zoomorfe, paesaggi. Nel ‘500 la produzione di Deruta raggiunse il suo massimo splendore tanto che alcuni artisti della ceramica furono incaricati di realizzare le piastrelle pavimentali dell’Oratorio di San Bernardino a Perugia e anche le mattonelle della locale Chiesa di San Francesco.