Vivo da vent’anni a Nocera Umbra e, appena arrivato da Brescia, ho capito che cosa vuole dire “cavalcare il drago” che scuote le viscere del mondo togliendo ogni riferimento alla mente che non può contenere il fatto che la terra possa tremane, urlare, vibrare, spostarsi. Era il 26 settembre ’97.
Ieri.
Fai un passo e quello che, fino ad una frazione di secondo prima, eri certo di calpestare non lo trovi e allora ti sale la nausea come in barca, ma la mente ammette che l’acqua si muova, non la terra, quella no. Quando scappi da casa cercando la via più veloce che ti possa mettere in salvo il cuore accelera e il respiro si accorcia. Tutto trema, qualche cosa cade. Sei fuori, ma non era solo la casa a muoversi, si muove tutto. Tutto trema, si contorce e la nausea cresce, ti chiude lo stomaco, la gola. Una manciata di secondi, poi, tutto si ferma. Come se nulla fosse. La casa è solida così come tante altre, ma, mentre il cuore ancora paga dazio all’adrenalina, sai gia che altrove qualche cosa è successo. Norcia, Visso, Preci, Castelluccio in ognuno di questi paesi ho i miei riferimenti. Ci vado spesso in bicicletta. La fontana dove prendere l’acqua a Norcia, la gelateria a Visso, la ricotta con il miele e la granella di nocciole a Castelluccio, Preci un piccolo gioiello. Il nostro portale è dedicato all’Umbria e, vivendoci, in qualche modo è dedicato a noi che continueremo a mostrarvi la straordinarietà artistica, paesaggistica e umana di una regione che ad ogni colpo subito, grazie alla sua gente, si rialza più bella di prima.